Se c’è una domanda che mi viene posta il 100% delle volte il giorno prima dello shooting è proprio questa: “Come mi devo preparare? Cosa mi devo mettere addosso?“. Anche tu ti sei posto questa domanda? Allora voglio stimolare i tuoi commenti ed invitarti a leggere il resto di questo articolo…
Evidentemente, come apparire davanti all’obiettivo è una questione non da poco, specialmente se non si ha dimestichezza con la macchina fotografica. Ma l’autostima in questo caso gioca un fattore decisivo: una persona che non si trova a suo agio, difficilmente apparirà naturale.
Diventa allora cruciale dare i consigli giusti – alcuni sono davvero universali – per poter aiutare il modello o la modella nel suo ruolo. Vediamoli insieme.
Le regole per apparire bene in una foto professionale
Questo è quello che generalmente dico a chi si appresta ad essere fotografato da me per una occasione specifica, ovvero una foto professionale. Nota bene: queste regole non sono da applicare in caso di un normalissimo shooting di ritratto, in cui è permesso davvero quasi tutto….
Ecco quindi la prima regola imprescindibile:
Non strafare. Devi essere a tuo agio.
Indossare le ciglia finte ed il rossetto rosso quando nella vita normale sei struccata, oppure decidere di pettinarti con il ciuffo se generalmente sei un tipo da riportino potrebbe davvero non essere la scelta corretta nel caso di una fotografia professionale: vuoi essere rappresentato per quello che sei?
Va bene migliorarsi e truccarsi, ma se qualcosa che stai indossando la prima volta non ha su di te per primo l’effetto “WOW”, nelle tue foto si vedrà chiaramente. Niente fraintendimenti: il trucco e le capigliature eccentriche vanno benissimo, ma solo se il soggetto si sente completamente a suo agio.
Sorridi. Un sorriso è SEMPRE il vestito migliore.
Non ho mai fotografato nessuno che lavorasse per le pompe funebri, oppure nessuno che canta in un gruppo death metal: in entrambi i casi, sentirei comunque che il sorriso è sempre il biglietto da visita più importante. Chi vede la tua immagine sul web o su una locandina si sentirà attratto da qualcuno che si presenta sorridendo esattamente come nella vita reale. Niente fraintendimenti anche qui: tutto va contestualizzato, non trovo niente di male in un ritratto serio, ma un sorriso non si dovrebbe negare mai, nemmeno se fatto solo con gli occhi.
Schiena dritta e spalle rilassate.
Nella mia esperienza, i primi momenti davanti ad un soggetto sono quelli in cui si deve rompere il ghiaccio: il modello è spesso ancora un po’ teso, una battuta lo rilasserà, qualche domanda lo farà sentire tranquillo ma il consiglio migliore per fare sì che la postura “inganni” e mostri tranquillità anche quando non c’è ancora, è stare con la schiena dritta e le spalle abbassate. Una bella serie di respiri profondi aiuta tantissimo soprattutto con le spalle.
Non pensare a come verrai in foto.
In questo post ho scritto che per fotografare non sono sufficienti gli occhi: bisogna entrare in relazione in breve tempo con il soggetto che si ha di fronte, e questo avviene solo se l’altra persona lascia la porta aperta.
La mia esperienza è che più si è “bloccati” a pensare a come si verrà in quelle foto, più quella porta di relazione sarà chiusa: per far sì che la foto funzioni occorre lavoro di entrambi, in un dialogo senza parole che si deve svolgere liberamente senza paura del risultato. Nota bene: questo vale anche per me che scatto, il che pone entrambi sullo stesso piano.
Un’ultima cosa che mi sento sempre di dire al mio futuro modello è che occorre divertirsi: anche se il progetto deve seguire una logica professionale, lasciarsi un po’ andare è davvero la chiave di tutto. E divertirsi è sempre la via più facile.
Fammi sapere la tua esperienza da modello o da fotografo nei commenti!
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